Un possibile cessate il fuoco con la Russia, senza la restituzione immediata dei territori invasi dalle forze di Mosca, ma a condizione che la parte non occupata dell’Ucraina sia immediatamente posta sotto l’ombrello della NATO.
È lo scenario, in funzione di una tregua nel conflitto in Ucraina, che Volodymyr Zelensky ha evocato in un’intervista esclusiva rilasciata a Sky News e diffusa venerdì sera. Per un cessate il fuoco Kiev ha bisogno della garanzia “che Putin non ritornerà”, ha sottolineato il presidente ucraino.
“Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo porre sotto l’ombrello protettivo il territorio che noi controlliamo. Dobbiamo farlo rapidamente”, ha dichiarato Zelensky, sostenendo che in seguito il suo Paese potrà quindi “recuperare gli altri territori per via diplomatica”.
I più importanti membri dell’Alleanza Atlantica, USA e Germania in particolare, sono contrari ad un percorso rapido per l’adesione dell’Ucraina alla NATO, scenario che Mosca respinge categoricamente.
Intanto Zelensky, sotto pressione per l’avanzata delle forze russe sul terreno, ha silurato il capo delle truppe terrestri Oleksandr Pavliuk, rimasto in questo ruolo per soli 9 mesi. L’incarico è stato ora assegnato al maggiore generale Mykhailo Drapatyi. Una sostituzione motivata da Zelensky con la necessità di “migliorare in modo significativo le capacità di combattimento” delle forze ucraine.
Quanto al prossimo reinsediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, il presidente ucraino ha affermato che “Dobbiamo lavorare con il nuovo presidente” per “avere il più grande sostenitore”.
Ucraina, colpito settore energetico
Telegiornale 28.11.2024, 12:30