Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha iniziato la sua testimonianza davanti al Senato statunitense scusandosi ancora una volta per gli abusi dei dati degli utenti del social network.
Tutti gli occhi puntati su di lui
Zuckerberg ha accettato di testimoniare dopo le rivelazioni che Cambridge Analytica, una società di data mining affiliata alla campagna presidenziale di Donald Trump, ha raccolto informazioni personali da 87 milioni di utenti per cercare di influenzare le elezioni.
I senatori dovrebbero anche chiedergli dell'interferenza russa sulla piattaforma della sua compagnia nelle elezioni del 2016. In una testimonianza rilasciata lunedì, Zuckerberg si scusa per lo scandalo.
ANSA/AP/YR