Sono oltre 17’500 i cani rapiti nel 2013 in Italia secondo l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (AIDAA). Rispetto al 2012, riferiscono, c’è un incremento di duemila casi di rapimento che spesso avviene nelle case degli italiani e nei parchi. Di questi animali, almeno il 50 per cento è di razza e vengono utilizzati per la riproduzione con un giro di affari complessivo che supera ogni anno abbondantemente i 5 milioni di euro.
"Per l'altra metà, scrivono gli animalisti nel loro report, si tratta di cani di taglia medio grossa, la maggior parte dei quali finisce nel giro dei combattimenti clandestini o viene avviata ai laboratori del nord Europa per la vivisezione. Stando alle segnalazioni che abbiamo ricevuto nel corso del 2013, i rapitori di cani di razza puntano su chihuahua toy, carlini e bouledogue francesi per la taglia piccola e tra quelli di taglia grande di razza si punta sui boxer, il cui furto è in grande incremento. Per quanto riguarda i cani destinati ai combattimenti anche in questo caso si punta sboxer, rottweiler e dogue de bordeaux".
Red.MM/ATS/sdr