Un migliaio di cicogne vivono in Svizzera, un vero record, se si pensa che una settantina d’anni fa la specie veniva considerata a rischio di estinzione. Nel dopoguerra, grazie a Max Bloesch, alcuni esemplari di cicogna algerina sono stati reintrodotti in Svizzera. Poco a poco altri estimatori di questo animale hanno creato le condizioni propizie per la vita del volatile nel nostro Paese.
La mortalità delle cicogne è pure diminuita, contribuendo all’aumento numerico degli esemplari. Alcuni esperti rilevano pure un cambiamento nelle abitudini che ha portato alla crescita delle colonie in Svizzera. Da qualche anno infatti le migrazioni sono diventate più flessibili e alcuni animali non intraprendono più i lunghi viaggi verso il sud, mentre altri riducono le distanze che percorrono in vista dell’inverno.
Oggi è molto raro che le cicogne che trascorrono i mesi caldi nella Confederazione migrino ancora verso il Sahel africano, la loro zona di svernamento tradizionale. Le cicogne che partono si fermano generalmente nel sud della Spagna o al più in Portogallo. Lo scorso inverno ben 360 cicogne hanno rinunciato a lasciare la Svizzera. Uno studio in corso (di Cicogna Svizzera) dovrebbe spiegare questa “sedentarizzazione” del volatile.
ATS/Swing