I due "orsi d'acqua" ibernati nel novembre del 1983 nei ghiacci dell'Antartide sono tornati in vita dopo essere stati "scongelati" in laboratorio dagli esperti dell'Istituto nazionale giapponese per le ricerche polari. I tardigradi, questo il loro nome scientifico, animaletti dall'aspetto alieno lunghi appena un decimo di millimetro, hanno impiegato un paio di settimane per risvegliarsi completamente e poi uno ha deposto 19 uova che si sono quasi tutte dischiuse. Così come s'è aperto con successo quello già conservato accanto agli adulti.
Riferiti dalla rivista Cryobiology, i risultati dello studio potrebbero aiutare a capire i segreti di questi esserini incredibilmente resistenti, che hanno dimostrato d'essere in grado di sopravvivere negli ambienti più ostili, spazio compreso, dotati di un DNA bizzarro, in cui molti geni provengono da altre specie, come batteri primitivi, funghi e piante. Il prossimo passo dei ricercatori nipponici sarà proprio quello di analizzare questo acido nucleico per cercare di capire tramite quali meccanismi i danni dovuti allo stato d'ipotermia vengano riparati.
ANSA/dg