La civetta, nella Valle del Giordano, sta spodestando la colomba come simbolo della pace. Nel quadro di un progetto internazionale denominato "Le civette non hanno frontiere" iniziato a inizio anni Ottanta, a cui partecipa anche l’Università di Losanna, vengono posati numerosi nidi sui due lati della frontiera tra Israele, Palestina e Giordania.
Le civette consentono anche di regolare le popolazioni di roditori e di evitare l’impiego di pesticidi nell’agricoltura. Sebbene l’obiettivo primario del progetto sia di carattere principalmente ambientale, i responsabili hanno constatato pure un avvicinamento tra le popolazioni della zona di solito in conflitto tra di loro.
Per le civette non "esistono confini - ha spiegato Alexandre Roulin, professore a Losanna –. Abbiamo notato che gli animali nidificano sulla parte israeliana mentre si spostano in Palestina nella notte per cacciare". Attualmente, spiega, proseguire con il progetto, sostenuto anche dalla Confederazione, è diventato complicato a causa della recrudescenza del conflitto israelo-palestinese. Però "andrà però avanti".
ATS/Swing