La Corte internazionale di giustizia ha ordinato l’interruzione del programma giapponese di caccia alla balena nelle acque dell’Antartico poiché non ha scopi scientifici, come dichiarato da Tokyo.
Il caso è stato portato davanti al tribunale dall’Australia, secondo la quale il programma di ricerca giapponese era solo una foglia di fico per mascherare una caccia alla balena di natura commerciale.
“Alla luce del fatto che la ricerca è in corso dal 2005, ed ha comportato l’uccisione di 3'600 balene, la quantità di dati prodotti appare molto limitata” ha affermato il giudice Peter Tomka, che ha ordinato di revocare tutte le autorizzazioni di caccia già assegnate e di non rilasciare ulteriori licenze fino a quando il programma scientifico non sia rinnovato in modo che gli obbiettivi dichiarati siano raggiunti in maniera ragionevole. Le autorità giapponesi hanno espresso profonda delusione per la decisione della corte, che hanno però promesso di rispettare.
AFP/AP/sf