Dopo l'Engadina (GR), San Gallo e il Vallese, anche la Svizzera centrale ha i suoi gipeti: la Fondazione Pro Gipeto (FPG) ha infatti liberato domenica nel canton Obvaldo tre giovani uccelli.
I tre animali provengono da un programma internazionale di allevamento:
uno è arrivato dall'Austria, l'altro dalla Catalogna e il terzo dal Parco naturale e faunistico di Goldau (SZ). Il gipeto, noto anche come avvoltoio barbuto o avvoltoio degli agnelli, era presente nella Svizzera centrale fino al XIX secolo, poi è scomparso, come dal resto della regione alpina, perché
sterminato dall'uomo. L'uccello aveva la cattiva reputazione di essere un
cacciatore di agnelli. In realtà non attacca prede ma si nutre delle ossa di animali già morti.
L'animale si nutre di ossa di altri animali morti
La sua reintroduzione in Svizzera è cominciata con un programma avviato nel 1987 nei Paesi dell'arco alpino. Dal 1991 la FPG ha liberato 26 gipeti nel Parco nazionale nei Grigioni e altri dodici nel canton San Gallo. Coppie si sono poi formate in Engadina e Vallese. Le prime nascite in natura sono state registrate nel 2007.
ATS/sdr