"Gli occhi di un animale hanno il potere di parlare un grande linguaggio" - Martin Buber
"Caro Babbo Natale, per favore portami un cucciolo!...". Sono tanti i bambini - e non solo loro - che desidererebbero trovare un animale sotto l'albero. Non tutti però vedono di buon occhio questa tendenza legata alle festività. Chi lavora nei rifugi per animali abbandonati ci tiene infatti a ricordare che cani, gatti, uccellini, coniglietti - e chi più ne ha più ne metta - non sono dei giochi e prendersene cura correttamente comporta grandi responsabilità.
"Spesso, presi dall'euforia natalizia, si regalano dei cuccioli senza pensare che poi crescono e vivono parecchi anni. Ci sono ancora troppe persone che acquistano un animale come fosse una merce usa e getta", dice il presidente della Società Protezione Animali Locarno e Valli, Piero Mazzoleni.
Anche Tanya Tralamazza, responsabile del rifugio Casa Orizzonti di Prosito, è dello stesso avviso: "Succede spesso, purtroppo, che arrivano famiglie a riportarmi animali appena presi, perché non erano consci del lavoro che anche un piccolo animale - come un coniglietto - può dare". Gli ospiti del centro di Tanya sono animali "dell'ultima spiaggia", ovvero che ne hanno già passate di tutti i colori: "Per questo motivo da qui gli animali se ne vanno solo se vanno a stare come qui o ancora meglio".
Sì al cucciolo per Natale - dunque - ma con tanto, tanto impegno!
Camilla Luzzani