Natura e Animali

Un passo davanti al lupo

A un mese dalla pubblicazione del Piano di gestione del predatore, approfondiamo le misure a disposizione per la convivenza

  • Oggi, 19:37
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Di: red. giardino di Albert/Davide Conconi  

Il parlamento ticinese nella sua seduta del 24 febbraio ha deciso di incaricare il Consiglio di Stato di redigere entro la fine di marzo un Piano d’azione cantonale per la gestione e la regolazione del lupo. Il Governo ha un mese di tempo per elaborare il documento: un’operazione molto impegnativa se si pensa a tutte le conseguenze che questo piano potrà potenzialmente avere sull’economia alpestre e sulla biodiversità del nostro territorio.

03:20

Un piano cantonale per il lupo

Il Quotidiano 24.02.2025, 19:00

Pur tenendo conto del fatto che il ritorno del lupo sulle Alpi ha generato tutta una serie di problemi di convivenza, soprattutto con le comunità e l’economia alpestri, la cui ponderazione è certamente necessaria nella presa di decisione sulla gestione del canide, noi qui vogliamo soffermarci primariamente sugli aspetti scientifici dei molti metodi che abbiamo a disposizione per attenuare l’impatto del lupo e favorire una convivenza con le attività umane sulle Alpi.

Recinzioni elettrificate notturne

Le recinzioni hanno il duplice scopo di contenere il gregge e di impedire o quantomeno rendere più difficile il raggiungimento della preda da parte del lupo. Questo metodo di protezione delle greggi si fonda sul principio che per ogni sua azione il lupo valuta attentamente le implicazioni energetiche. In realtà, il predatore possiede potenzialità fisiche e cognitive tali da permettergli di saltare sopra o forzare il passaggio sotto svariati tipi di recinzione. Ma, se rimediare il pasto costa troppa energia, opterà per un altro bersaglio. Le recinzioni più efficaci contro il lupo sono quelle elettrificate, ma sono anche quelle più pesanti e difficili da trasportare e da installare sugli alpeggi. Attualmente, si impiegano soprattutto recinzioni elettrificate per il ricovero notturno degli animali. Costruire recinti relativamente piccoli, solidi e nelle vicinanze di edifici permette la protezione efficace di greggi durante la notte, soprattutto se questo metodo è impiegato in contemporanea ad altre tecniche. 

Cani da protezione

Nel nostro immaginario i cani da protezione rappresentano la misura d’elezione per la protezione dai grandi predatori. Ciò vale anche nella realtà dei fatti. Due o più cani che si confondono nel gregge proteggono efficacemente il bestiame dall’attacco dei predatori 24H e in maniera più o meno autonoma. Certo, anche con i cani presenti, il lupo è in grado di predare qualche capo: con condizioni meteo particolari, con conformazioni del terreno che impediscono al cane di avere una buona visuale su tutto il gregge e con il gregge stesso disperso su un vasto territorio. In tutti i casi però, i cani da protezione riescono, generalmente, ad evitare attacchi con perdite massicce. Tuttavia, l’impiego di cani da protezione richiede competenza, pazienza e molta accortezza da parte dell’allevatore. I cani da protezione, oltretutto, sono razze di grossa stazza che possono avere interazioni pericolose con escursionisti, podisti e ciclisti, il cui comportamento può essere mal interpretato dai volenterosi quadrupedi. Federico Tettamanti biologo e coordinatore della Tavola rotonda Grandi carnivori ci ha raccontato i dati raccolti osservando in Italia un gregge di 1000 pecore, protetto dai cani. Le predazioni da parte del lupo ammontavano a 20-30 capi all’anno, una perdita che possiamo considerare limitata e accettabile. Tuttavia, i 13 cani da protezione, per poter lavorare bene, necessitano di 20 chili di cibo al giorno (senza contare le cure veterinarie…). Insomma, i cani rappresentano una misura valida, ma onerosa e complicata da attuare. 

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Il cane da pastore maremmano nonostante l'aria paciosa, difende strenuamente il suo gregge dagli attacchi di lupo

  • IMAGO / Dreamstime

Pastore

Il pastore è, con il cane, è un altro “valore sicuro” della protezione delle greggi. Il lupo ha una paura atavica dell’uomo, perciò una sua presenza, in pianta stabile, costituisce un potente deterrente agli attacchi. Tuttavia, da solo non è sufficiente per garantire la sicurezza assoluta. Uno dei limiti per l’applicazione di questa misura è di ordine finanziario. Non solo è necessario pagare un salario per il pastore, ma spesso è pure indispensabile allestire una struttura ex-novo per ospitarlo in maniera dignitosa. Senza contare che non è scontato scovare pastori adeguatamente formati, per gestire le greggi in presenza di grandi predatori. In Val Müstair, nel territorio dell’omonima Riserva della Biosfera UNESCO, tutto ciò è stato possibile grazie all’alleanza di un gruppo di enti finanziatori.   

10:43

Christian Bernasconi sugli alpeggi della Val Müstair

RSI Info 13.08.2023, 18:00

  • Rendez-vous al parco

Collare GPS applicato su animale alfa (con un po’ di fortuna…)

Applicare un collare GPS su di un lupo fornisce dati, quasi in tempo reale, sulla sua posizione, sui suoi spostamenti e sul tipo di attività che sta svolgendo. È una tecnica impiegata soprattutto dai ricercatori per raccogliere informazioni utili per descrivere sempre con maggior dettaglio il comportamento del canide. Tutti i dati raccolti alimentano studi di conoscenza fondamentale e applicata dell’animale che possono poi aiutare gli attori del territorio a gestire la convivenza. Se, poi, con un po’ di fortuna si riesce a “collarare” un lupo alfa, dominante, i suoi movimenti indicheranno quelli del branco intero. Una manna per i ricercatori, ma anche per enti di controllo faunistico che potrebbero impiegare questa spia per seguire in tempo reale i branchi e così avere la possibilità di prevedere gli attacchi o di allertare i pastori quando un branco si avvicina troppo a un gregge. Tuttavia, questa misura è molto onerosa perché anche solo per riuscire a catturare un lupo vivo, un’intera équipe di tecnici deve lavorare per giorni e giorni…E sarebbe solo l’inizio di tutta l’operazione…

54:56

Il lupo, ritratto scientifico

Il giardino di Albert 05.10.2024, 16:55

  • ©iStock

Fototrappole

le fototrappole unite all’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, allenati a riconoscere immagini di lupo, rappresentano un buon mezzo, relativamente a buon mercato, per la prevenzione di attacchi da parte del lupo.

Federico Tettamanti, biologo

L’impiego delle fototrappole deriva dall’utilizzo, oramai di routine, che i ricercatori ne fanno per ottenere dati, soprattutto della fauna più elusiva e difficile da osservare direttamente. Le fototrappole però, promettono sviluppi interessanti, anche per la relativa economicità di applicazione, nel campo del monitoraggio attivo e in tempo reale dei lupi a scopo di prevenzione degli attacchi. Gli apparecchi, posti in luoghi strategici del territorio, grazie anche all’impiego di intelligenza artificiale, riconoscono immediatamente il transito di un lupo e inviano un messaggio di allarme alle persone preposte alla sorveglianza di un alpeggio, così da poter rapidamente mettere in atto le misure per contrastare l’attacco.

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Spesso del lupo si vedono solo le tracce

  • IMAGO / alimdi

Collari e ormoni

Dopo un periodo di sperimentazione che ha dato indicazioni molto incoraggianti, come ci conferma il biologo Federico Tettamanti, verrà commercializzato su larga scala un collare che applicato alle pecore sarebbe in grado di abbassare significativamente la loro probabilità di essere predate dal lupo. Il principio di funzionamento è piuttosto semplice: il collare emana un odore simile a quello dei feromoni che i lupi utilizzano per marcare il proprio territorio. Quando un lupo avvicina un gregge di pecore dotate di questi collari, annusando la presenza di altri lupi sul territorio e davanti all’eventualità di dover ingaggiare una lotta con i propri simili per contendersi le prede, fa preferibilmente dietrofront. 

Abbattimenti reattivi e proattivi

Per alcuni è il primo mezzo a disposizione per contrastare gli attacchi da parte del lupo e la sua diffusione, per altri rappresenta l’ultima ratio. L’abbattimento di esemplari del carnivoro è stato facilitato, con le ultime revisioni della legge federale sulla caccia e relative ordinanze, entrate in vigore il 1° febbraio 2025. In estrema sintesi, si passa dall’abbattimento consentito unicamente solo dopo attacchi ad animali da reddito a una regolazione degli effettivi di lupi anche preventiva. I Cantoni potranno eseguirla sottoponendo una domanda all’Ufficio federale dell’ambiente, al quale spetta ancora l’ultima decisione per autorizzare i tiri, salvo nei casi di lupi che minacciano direttamente l’incolumità delle persone, in questi casi l’autorità a decidere sarà quella cantonale. Gli abbattimenti proattivi rappresentano una misura scientificamente controversa, infatti non è possibile sapere se i lupi regolati, giovani, avrebbero avuto un futuro problematico o ininfluente per gli animali da reddito. Come dice il KORA , la fondazione che si occupa di monitoraggio e ricerca sui grandi predatori, è ancora troppo presto per analizzare l’effetto degli abbattimenti preventivi. Ci vorrà qualche anno di raccolta dati per capire se questi tiri di regolazione mitigano o meno gli effetti della predazione da parte del lupo sul bestiame da reddito.

È importante proseguire la ricerca

Di fatto, leggendo tutto quanto precede, ci rendiamo conto che il portafoglio di misure a disposizione degli addetti ai lavori, per quanto riguarda la protezione dagli attacchi di lupo, è piuttosto fornito e variegato. Oltretutto, non abbiamo parlato di altre misure, vecchie e nuove, che possono venir impiegate: altri animali da protezione come per esempio gli asini, i dissuasori sonori impiantati lungo il perimetro dell’alpeggio, l’impiego di tiri con pallottole di gomma e innovativi collari per animali da reddito che combinano effetti sonori e luminosi. A questo punto però, è soprattutto fondamentale non arrestare la ricerca, per essere sempre un passo davanti al lupo, perché è un animale altamente culturale: apprende e trasmette ai membri del branco e alla propria prole quello che ha imparato, anche quello che è utile per evitare una misura di protezione delle greggi.

55:11

Il lupo, studi per la convivenza

Il giardino di Albert 12.10.2024, 16:55

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