La ceretta per gli uomini? Un tabù. Un trucco professionale per le drag queen? Impossibile. Ma le cose a Beirut da circa un anno stanno cambiando, soprattutto da quando Kim ha deciso di aprire il primo salone di bellezza in Libano, che sia anche spazio sicuro e accogliente per le persone LGBT.
Tra le sue clienti ci sono diverse donne trans e drag queen: “Sono persone - spiega Kim - che vivono spesso rinchiuse, escono di notte e non possono mai essere se stesse al cento per cento. Questo invece è uno spazio sicuro, aperto a tutti”. L’unica cosa a non essere tollerata sono i pregiudizi, ‘battutine’ e sopracciglia alzate alle richieste dei clienti. La make-up artist di Out è una donna trans lei stessa.
In un paese in cui l’omosessualità è ancora formalmente un reato punibile per legge e in cui le persone trans subiscono pesanti discriminazioni, aprire un negozio del genere ha un significato particolare. E per Kim è stata una scelta fortemente motivata dal suo vissuto personale: suo fratello infatti si è dichiarato gay solo dopo essere emigrato negli Stati Uniti: “Ho pensato a come deve essere stato per lui crescere qui - spiega - e ho deciso di fare la mia parte per sfidare il modo di pensare della gente”.
Daniela Sala