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C'è, a Roma, un airone mangia smog

Un dipinto di oltre 1000 mq assorbe i gas di scarico di 80 automobili al giorno, in uno degli incroci più trafficati del quartiere Ostiense

  • 7 dicembre 2018, 05:40
  • 22 novembre, 23:36
04:13

Il murale che mangia l'inquinamento

RSI Info 07.12.2018, 06:30

  • ©Massimo Lauria

Palazzi come tele da dipingere. Meglio ancora se la pittura mangia lo smog. È questa la visione che mette insieme l'idea di Veronica De Angelis, giovane imprenditrice edile romana (ma anche fondatrice di Yourban2030) e Federico Massa, ovvero Iena Cruz, artista milanese che vive e lavora a New York. Entrambi con la passione per l'ambiente ed innamorati dell'arte di strada. È nella Grande Mela, dove i due si conoscono che nasce l'idea di Hunting Pollution – letteralmente “caccia all'inquinamento” - uno dei più grandi murales d'Europa, nel quartiere Ostiense di Roma, su uno degli incroci più trafficati e inquinati della città, di fronte all'ex caserma occupata dipinta nel 2014 da Blu, artista di primo piano sulla scena internazionale.

Gli oltre 1000 metri quadrati mettono in scena un airone tricolor, specie in via d'estinzione, in piedi su un barile di benzina, uno dei primi elementi inquinanti al mondo, attorno a lui gocce di petrolio che scendono direttamente dal cielo. Il tutto realizzato con una pittura speciale, l'Air Lite, ideata da una start-up italiana, Advanced Materials, che opera in tre continenti. I colori trasformano le pareti in depuratori naturali, in grado di assorbire, come in questo caso, i gas di scarico di 80 automobili al giorno, attraverso un processo di fotocatalisi.

Sguardi su Hunting Pollution

“Si pensa all'edilizia sempre come attività che consuma territorio, ma ci sono molti modi di fare questo lavoro. La mia idea è di recuperare l'esistente, restituirgli bellezza e riqualificare le aree urbane in questo modo”, dice Veronica De Angelis.

Massimo Lauria

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