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Dal gin al gel e... ritorno al gin

I pub del Regno Unito riaprono oggi e si recupererà un po' di normalità, ma alcune esperienze imprenditoriali rimarranno attive

  • 4 luglio 2020, 09:20
  • 22 novembre, 19:05
03:50

Una quarantena di gin

RSI/Lorenzo Amuso 04.07.2020, 08:45

E’ nato in Olanda ormai cinque secoli fa, ma nel Regno Unito ha trovato la sua consacrazione come distillato d’eccellenza per cocktail, e non solo. Una predilezione, quella dei sudditi di Sua maestà per il gin, esplosa negli ultimi anni.

Da quando, era il 2013, il distillato al ginepro, da superalcolico di nicchia amato dall’aristocrazia (una per tutti, la Regina Elisabetta), è diventato lo spirit più diffuso sull’isola. Come testimoniano i numeri della produzione, soprattutto artigianale: il volume di vendite è cresciuto da 33 a 83 milioni di bottiglie per un giro d’affari impennatosi fino a 2,9 miliardi. Una febbre nazionale tradotta in occasione commerciale: dalle 153 distillerie presenti nel Regno meno di un decennio fa, oggi se ne contano 441, la maggior parte in Inghilterra.

Durante il lockdown alcune di queste distillerie hanno optato per una diversificazione dell'offerta che da oggi, giorno di riapertura dei pub, continuerà a restare a disposizione accanto a un più classico gin&tonic.

Lorenzo Amuso

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