“Vale la pena raccontare qual è l'infiltrazione mafiosa negli altri paesi europei, dove spesso si pensa che la mafia non esista solo perché non spara e non crea allarme sociale. E invece è proprio lì che si trovano i soldi delle mafie, è lì che si inquina l'economia: ce ne si accorgerà tra qualche anno, quando cominceranno a mancare le opportunità anche in questi paesi, come è già successo in Italia, per colpa dei colletti bianchi mafiosi”.
Amalia De Simone, videoreporter investigativa, racconta quanto è difficile per i giornalisti europei raccontare il radicamento delle mafie nei propri paesi; un articolo può valere una querela e una richiesta di risarcimento milionario, da parte di imprenditori legati alla criminalità organizzata. E questo perché all'estero non esiste il reato di associazione mafiosa e manca una legislazione internazionale in questo senso.
Con le sue inchieste, la giornalista italiana, ha raccontato anche fuori dallo stivale le molte “terre dei fuochi” e il ruolo delle mafie nella devastazione ambientale, attraverso, lo smaltimento illecito di rifiuti. Quello degli scarti industriali abusivi è il primo settore economico per volume d'affari, realizzato grazie alla connivenza di multinazionali europee e imprese italiane.
Massimo Lauria