La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha deciso di dare avvio al processo contro l'Italia per la situazione della cosiddetta "Terra dei fuochi", l'area delle province di Napoli e Caserta dove i rifiuti vengono smaltiti dal crimine organizzato, incendiandoli a cielo aperto in migliaia di roghi. Una pratica che ha provocato grossi danni all'ambiente e di conseguenza alla salute degli abitanti di quelle zone, soprattutto i bambini, colpiti da tumori di ogni genere.
La Corte ha accolto in via preliminare i ricorsi ricevuti da cittadini e associazioni che denunciano la violazione dei loro diritti alla vita, sanciti dall'articolo 2 della Convenzione europea dei diritti umani. I ricorrenti sostengono che lo Stato italiano non abbia preso misure per ridurre il pericolo, nonostante fosse consapevole del rischio reale e immediato.
I ricorrenti chiedono anche di condannare le autorità italiane per il mancato rispetto dell'articolo 10 della stessa Convenzione, quello che sancisce il diritto a essere correttamente informati.
ATS/M. Ang.