Quest’estate non ci sarà la magia delle proiezioni in Piazza Grande del Festival del film di Locarno, né la folla di Moon&Stars, le note di VallemaggiaBlues e nemmeno le band di New Orleans per le vie di Ascona.
Tutta la prima parte della stagione è saltata a causa dell’emergenza sanitaria per combattere il Covid-19. Il lockdown ha portato con sé pesanti problemi economici per il settore turistico ticinese. Ma ora nel Locarnese si cerca di reagire.
“L’offerta di base, il territorio, rimane. L’outdoor è il fondamento del nostro turismo”, spiega Fabio Bonetti direttore dell’organizzazione Turistica Lago Maggiore. “E Quest’anno ci aspettiamo un’aumento del turismo svizzero”, prosegue.
“Io spero che in luglio ed agosto si potranno fare tanti piccoli eventi, dunque di alta qualità”, dice Jennifer Perrenoud, responsabile dell’associazione Amici del Ticino.
“L’offerta dovrà essere più intima. Dovremo riscoprire il Ticino più vero. E puntare su tante micro-esperienze sul territorio”, gli fa eco il gerente del bar Mono Massimo Zoni.
I membri dell'associazione Theparders hanno già aperto la via in questo senso, con un dj set in streaming. “Faremo cultura in modo diverso”, ci dice Giacomo Meschini. “Pensiamo per esempio - aggiunge - a feste musicali all’aperto nel rispetto delle distanze”.
Fabio Salmina/joe.p.