Alcol vietato ai minori di 21 anni. Dove siamo? Negli Stati Uniti d'America. Quali le fondamenta di queste regole, volte a salvaguardare il benessere della società e dei giovani americani? Nel nostro viaggio, tra le strade di Los Angeles, lo abbiamo chiesto ai diretti interessati e abbiamo visitato uno storico bar anti proibizionismo, celebre per le frequenti visite di Charlie Chaplin negli anni '30. Una cosa dev'essere chiara: nel servizio e nell'articolo che segue abbiamo trattato l'argomento da un punto di vista storico e limitatamente al consumo di alcol ad uso ricreativo. L'abuso di bevande alcoliche causa danni alla salute e in questo contributo non intendiamo incoraggiarne l'uso. Inoltre, le leggi in caso di guida sotto l'effetto di alcol negli Stati Uniti sono simili a quelle elvetiche. Prevedono, in più, l'arresto immediato.
La scelta del proibire
Sebbene agli occhi di un europeo le regole paiano molto rigide, è importante capirne i motivi storico politici che negli ultimi due secoli hanno portato a queste scelte. Il proibizionismo è il divieto di produrre, trasportare e vendere bevande alcoliche. Entrò ufficialmente in vigore dal 1920 al 1933. La lotta contro il consumo di liquori ha però radici più profonde che risalgono ai primi del 1800, quando i predicatori protestanti avviarono delle vere e proprie campagne per salvaguardare la morale della società intaccata dall'abuso di alcol, abuso che spesso sfociava in violenza, facilitato dal diffondersi dei saloon, dal lontano “west” alle coste atlantiche del Maine. Quest'ultimo, nel 1846, fu anche il primo Stato a vietare qualsiasi tipo di alcolico nei suoi confini. La proibizione, in tutto il territorio federale, fu sancita con l’approvazione del “18° Amendment act” nel gennaio 1919, cui seguì una legge federale, la “Volstead Act”, con cui si definì, come bevanda alcolica, ogni liquido contenente oltre lo 0,5% di alcol, esclusi quelli a scopo medicinale. Queste leggi crearono un effetto a catena di illegalità e contrabbando che portarono alla vendita di liquori sottobanco e alla nascita degli “speakeasy”, bar illegali, nei luoghi più improbabili.
Dal "No Vacancy" al Nevada
Lo storico hotel “No Vacancy”, oggi rinomato locale nel cuore di Hollywood, in California, nel 1920 era uno “speakeasy”, frequentato da stelle del cinema e da intellettuali. L'accesso al bar, che si trovava nello scantinato, avveniva tramite una scala nascosta all'interno di una stanza da letto. Holly Mattson, attuale manager, ci ha raccontato alcuni segreti e i principi che si nascondevano dietro le sue porte, durante gli anni del proibizionismo. Oggi, gli Stati Uniti, mantengono alcune di queste leggi che vietano la vendita di alcolici tra le 2 e le 4 del mattino fino all'alba. Inoltre, è vietato consumare liquori in qualsiasi luogo pubblico, escluso l'interno dei bar e non è legale la vendita e il consumo al di sotto dei 21 anni di età.
La vittoria democratica nelle elezioni del 1932 portò all’approvazione, nel febbraio del 1933, del 21° emendamento, che abrogava il 18° e restituiva ai singoli Stati la libertà di decidere in materia di produzione e commercio di alcolici. Attualmente, escluso lo Stato del Nevada che non ha restrizioni se non di età, nel resto degli Stati Uniti, le leggi sui liquori sono intese per tutelare la morale e la salute dei propri cittadini, pena in caso di intossicazione da alcol in pubblico, l'arresto immediato o una salatissima multa nei casi più fortunati.
Daniele Compatangelo