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Il virus blocca il giro del mondo

Simona e Daniele, partiti in bici nel 2014, hanno attraversato Europa, Asia, Australia e Americhe. Il lockdown li ha sorpresi in Perù

  • 3 giugno 2020, 08:03
  • Ieri, 19:16
04:53

I diari della bicicletta

RSI/Gilberto astromatteo 03.06.2020, 07:45

Il progetto: scalare in bicicletta i sette passi di montagna più alti al mondo. I protagonisti: Simona Pergola e Daniele Carletti, due ragazzi di Roma che, non a caso, hanno voluto intitolare il loro viaggio “Dai sette colli ai sette passi”.

Sono partiti sei anni fa dal Campidoglio e hanno pedalato in quattro continenti e 35 Paesi, doppiando cinque passi. Stavano per affrontare il sesto, quello più alto, sulle Ande peruviane. Erano a Lima, quando li ha sorpresi il lockdown planetario per contenere la pandemia da Covid-19.

Lo scorso 13 aprile hanno deciso di tornare in Italia, su un volo di rimpatrio organizzato dall'ambasciata. Surreale l'ultima tappa, dall'aeroporto di Fiumicino a casa, nel silenzio di una Roma in quarantena.

Passaggio anche in Svizzera per Daniele e Simona

Ma Simona e Daniele non si arrendono. Con la loro Becycling.net termineranno il viaggio non appena sarà possibile. Ci sono ancora Patagonia e Africa ad attenderli. L'obiettivo: supportare l'uso della bici nelle città. Il mezzo di trasporto ideale per la fase due, secondo le Nazioni Unite. Per oggi, 3 giugno, l'Onu ha indetto la Giornata mondiale della bicicletta.

Gilberto Mastromatteo

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