L'idrogeno "mobilita" Lugano

La mobilità ecologica avanza a grandi passi in Svizzera quanto in Ticino. Da alcuni anni nella Confederazione si riserva maggiore attenzione a quella che potrebbe essere un’alternativa ai propulsori termici: l’idrogeno. Si tratta di un gas che sembra rivelarsi un'ottima soluzione soprattutto nel caso degli automezzi pesanti, come evidenzia il servizio di Fabrizio Celpi a Tempi Moderni, in onda questa sera su RSI La1 dalle 22.20.

Sempre in quest'ottica va detto che Lugano sta svolgendo un ruolo di precursore nella mobilità a idrogeno in Svizzera, considerato che si sta puntando su quella che è senza dubbio una valida quanto assai pulita alternativa ai motori termici e a corrente.

Il vicesindaco di Lugano Michele Bertini ha spiegato recentemente alla RSI che la città sul Ceresio sta lavorando per sviluppare l’alimentazione a idrogeno per la flotta di bus e camion dei servizi urbani, che dallo scarico emetteranno solo acqua.

L’ingegnere Carlo Cattaneo, capoarea e vicedirettore AIL che segue il progetto, evoca come si sia deciso di adottare l'idrogeno - che rientra nella strategia energetica nazionale 2050 - per bus e camion dei rifiuti onde valutarne l'efficienza a più livelli. E quanto sia considerato questo gas lo dimostra il fatto che ieri, giovedì, l'Amministrazione federale ha deciso di acquistare d'ora in avanti solo "veicoli puramente elettrici a batteria e veicoli a pila combustibile con vettore energetico a idrogeno o metanolo".