Lugano ha circa 20 chilometri di percorsi ciclabili. Pochi rispetto ad altri centri svizzeri, ma negli ultimi mesi, soprattutto grazie al sistema pop up che permette di realizzare nuove ciclabili senza dover richiedere una puntuale licenza edilizia, la città è diventata decisamente più bicicletta-friendly.
"Si sta recuperando il tempo perso negli anni passati", spiega Fabio Schnellmann, capoufficio del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi di Lugano. "E vogliamo portare avanti due concetti: una pista ciclabile interna per spostamenti brevi ed una al di fuori del centro per chi vuole fare della bicicletta il suo sport".
Per gli amanti delle due ruote si sta insomma andando nella giusta direzione, ma si potrebbe anche fare di più. "Gli scalini sono un grande ostacolo", rende attenti il presidente di ProVelo Ticino Marco Vitali. Bisognerebbe inoltre "aumentare la sicurezza, realizzare sottopassi, separare il flusso di biciclette e pedoni, allargare le piste ciclabili e aumentare le zone con limite a 30 km/h", aggiunge.
E Lugano non intende restare con le mani in mano. Diversi sono infatti i progetti a due ruote in corso di realizzazione: il Ponte di Cossio, quello di Spade, la Forca di San Martino che dovrebbe collegare Melide a Paradiso con una passerella sospesa sul lago.