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L'ultima fase della vita

Il suicidio assistito, poco regolato, e le cure palliative, autodeterminazione e qualità di vita

  • 17 febbraio 2020, 06:50
  • 9 giugno 2023, 20:53

Sul suicidio assistito una legislazione ridotta all'osso: il parere di Alberto Bondolfi

di Stefano Pongan e Fabio Salmina 17.02.2020, 06:45

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Di: Stefano Pongan

Due articoli del codice penale, 114 e 115: appena 70 parole regolano in Svizzera l'aiuto al suicidio (permesso) e l'eutanasia (vietata). Il legislatore ha discusso per 20 anni ma non ha voluto andare oltre, malgrado processi e divergenze pure fra medici.

Il codice penale sul fine vita

Il codice penale sul fine vita

Il mosaico di norme europeo, per il professor Alberto Bondolfi, contribuisce al turismo della morte (vedi il caso di DJ Fabo). E dove il diritto non arriva sono le organizzazioni attive in questo ambito a doversi autoregolare.

L'evoluzione nel tempo di iscritti e suicidi assistiti con Exit

L'evoluzione nel tempo di iscritti e suicidi assistiti con Exit

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Come Exit, con cui 905 persone in Svizzera (19 in Ticino) hanno scelto di andarsene nel 2018. Erano malati terminali o la cui qualità di vita era condizionata in modo per loro insopportabile: 213 erano iscritti da meno di 3 mesi, ma oltre la metà (492) da più di 3 anni.

Quando ci si iscrive? La risposta di Ernesto Streit di Exit Ticino

RSI 17.02.2020, 06:45

Sceglie il suicidio assistito invece solo una minima parte (3 nel 2018) dei pazienti di Hospice, uno dei servizi di cure palliative a domicilio del cantone, che assiste oltre 400 malati con diagnosi terminali, garantendo loro dignità e qualità di vita nell'ultima fase. In cure palliative "c'è sempre qualcosa che si può fare", ricorda Lorenza Ferrari.

Cure palliative nell'ultima fase di vita: l'intervista a Lorenza Ferrari di Hospice Ticino

di Stefano Pongan e Fabio Salmina 17.02.2020, 06:45

Per saperne di più:

La prima puntata sul fine vita:

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