Svizzera

Suicidio assistito meno tabù

Aperture sul tema da parte dell'Accademia svizzera delle scienze mediche: emesse direttive per un quadro etico

  • 06.06.2018, 13:16
  • 23.11.2024, 01:16
Si sottolinea in ogni caso che i pazienti non hanno diritto a pretendere tale assistenza

Si sottolinea in ogni caso che i pazienti non hanno diritto a pretendere tale assistenza

  • archivio tipress

Un quadro etico per i professionisti della sanità che sono confrontati alla sofferenza di pazienti in fin di vita. È quanto ha emesso l'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) in nuove direttive legate al tema dell'assistenza al suicidio.

Esse concernono la rinuncia volontaria all'alimentazione e all'acqua e tengono conto della tendenza crescente a praticare sedazioni palliative in fin di vita. Le direttive precisano le situazioni in cui può essere applicata una sedazione continua profonda fino al decesso.

È quindi ritenuta ammissibile l'assistenza medica al suicidio per pazienti in grado di discernere, in preda a sofferenze insostenibili e/o a limitazioni funzionali. Occorre però che tutte le alternative siano fallite o siano state rifiutate.

Si sottolinea tuttavia che i pazienti non possono pretendere tale assistenza: ogni medico deve essere libero di prenderla in considerazione o meno.

ATS/ARi

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