I membri di Exit, riuniti sabato pomeriggio a Zurigo, hanno avviato una prima discussione che potrebbe portare ad un allentamento delle condizioni richieste a chi non è malato terminale per poter ricorrere al suicidio assistito tramite l’associazione. Una modifica accompagnata da dubbi, interrogativi, perplessità e polemiche.
Klaus Hotz
Già da tre anni lo statuto prevede la possibilità di facilitare l'accompagnamento alla morte degli anziani, ma finora l’associazione, che attualmente conta circa 100'000 soci di cui 2'000 in Ticino, non ha modificato la propria prassi. L'avvocato zurighese Klaus Hotz, convinto che l'attuale procedura per gli anziani sia troppo burocratica, ha proposto alla 35esima assemblea di istituire un gruppo di lavoro incaricato di studiare misure che facilitino l’accesso al suicidio assistito anche a chi è in là con l’età ma non ha malanni mortali.
Le proposte concrete saranno valutate tra un anno. Punto fermo è il fatto che a prescrivere il farmaco letale dovrebbe però sempre esser un medico.
Diem/RG/TG