La Svizzera guida da anni la classifica stilata dal WEF dei paesi più innovativi e, da inizio 2018, c’ è un nuovo organo che si occupa della promozione dell’innovazione nel nostro paese. Dopo anni di onorato servizio la Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) è infatti andata in pensione, lasciando il posto a Innosuisse. La missione del nuovo organo non è cambiata: promuovere l’innovazione fondata sulla scienza, nell’interesse dell’economia e della società.
Un'organizzazione più flessibile
Una novità riguarda la forma giuridica: la CTI era concepita come una commissione extraparlamentare, mentre Innosuisse è un istituto di diritto pubblico, più flessibile nel portare a termine il proprio compito. Le competenze sono anche state chiaramente suddivise, con il consiglio di amministrazione, che si occupa delle decisioni strategiche, e il consiglio dell'innovazione, che si concentra sul lato operativo con il sostegno di un gruppo di esperti.
Un obiettivo, diversi strumenti
Adriano Nasciuti, direttore dell'Istituto di ingegneria meccanica e tecnologie dei materiali della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e membro del consiglio di innovazione, illustra i mezzi a disposizione di Innosuisse, che ha a disposizione un budget globale di circa 200 milioni di franchi all'anno.
Il primo è il sostegno finanziario alle imprese che vogliono sviluppare progetti innovativi. In questo caso l'azienda presenta la sua proposta a un'istituzione di ricerca (in Ticino USI e SUPSI) che a sua volta inoltra la richiesta a Innosuisse. Il progetto viene studiato dagli esperti e in caso si decida di sostenerlo, Innosuisse copre la metà dei costi, fornendo i fondi attraverso l'istituto accademico, mentre il resto è a carico della ditta stessa. Del migliaio di richieste di finanziamento presentate ogni anno, circa la metà viene accolta.
Un altro strumento, indirizzato in particolare alle startup, non prevede un sostegno finanziario diretto ma si concentra su coaching e formazione. Degli esperti sono a disposizione degli imprenditori per analizzare e sviluppare la loro idea di business in termini di fattibilità come pure studiando le prospettive di mercato e offrire consulenze in campo legale.
Innosuisse punta anche sulla messa in rete, per divulgare le nuove scoperte scientifiche e mettere in contatto il mondo economico e quello della ricerca. Dei mentori sono in oltre a disposizione delle aziende per aiutarle a trovare un partner di ricerca e valutare la possibilità di ricevere un sostegno finanziario.
Il segreto del successo
La permanenza della Svizzera in vetta alla classifica dei paesi innovatori dimostra che il lavoro di Innosuisse, e della precedente CTI, è efficace. Uno dei vantaggi sottolineati da Nasciuti è la rapidità con cui vengono evase le richieste del mondo economico: nel giro di tre settimane viene fornita una risposta, contro i sei mesi o più di altri organi al di fuori del nostro paese. Tempi così lunghi possono fare in modo che l'idea imprenditoriale non sia più attuale una volta approvata. Innosuisse punta inoltre a mantenere la burocrazia al minimo e adotta un approccio bottom up: non impone temi dall'alto, ma è aperta alle proposte che arrivano dal tessuto economico, restando flessibile e reattiva alle nuove tendenze.
Simone Fassora