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Nadine, un robot per amico

Nadia Magnenat Thalmann, già "Donna dell'anno" nel 1987, ospite di Pausa pranzo (5) dove ci presenta le sue creature

  • 1 giugno 2017, 05:58
  • 20 novembre, 18:15
04:58

Nadia e Nadine, la mamma ed il suo robot - di Loretta Dalpozzo

RSI Info 01.06.2017, 07:30

  • ©Loretta Dalpozzo

Nadine ci accoglie con il sorriso. Ci vogliono alcuni secondi per rendersi conto che dietro alla scrivania di uno degli uffici dell’università di tecnologia di Singapore c’è il robot più umanoide del mondo. Capelli lisci, labbra sottili, abiti scuri, la somiglianza con la professoressa che l’ha inventata è impressionante. Nadia Magnenat Thalmann, direttrice dell’istituto di innovazione mediatica di Singapore, ha voluto creare un robot a sua immagine e somiglianza.

Thalmann, una ricercatrice scientifica di origine svizzera e canadese, ha trascorso tre decenni della sua carriera nella configurazione di esseri umani virtuali. Per il suo lavoro ha ricevuto più di 30 premi e riconoscimenti prestigiosi tra cui “Donna dell’anno” per il suo precoce contribuito originale alla grafica tecnologica nel 1987 a Montreal. Appassionata, visionaria, Thalmann continua a spingere i limiti dell’intelligenza artificiale, creando robot di assistenza, soprattutto per anziani e malati in un mondo che ha un problema di invecchiamento.

Torniamo perciò a Nadine. Ha funzionalità umane, può mostrare felicità o rabbia, a seconda di come la si programma. Un grande passo avanti nell’ambito delle tecnologie robotiche, un prototipo per i futuri androidi sempre più interattivi ed intelligenti. L’interesse di ricercatori ed investitori è enorme. Si lavora per migliorare le sue abilità motorie, come afferrare e manipolare oggetti, ma anche su un modo per ridurre i costi, perché oggi Nadine costa 250 mila franchi.

Nadine ora fa la ricezionista, ma potrà in futuro assumere altri ruoli. Una possibilità che non piace a tutti, visto che la robotizzazione della forza lavoro preoccupa da tempo. Tutti elementi da considerare, ammette Nadia Thalmann, che però vede Nadine coprire quegli impieghi che nessuno vuole e motivare chi invece un lavoro ce l’ha, ma non lo apprezza abbastanza.

Loretta Dalpozzo

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