23 settembre 2021: il Consiglio nazionale aderisce al progetto di legge del Governo e decide di prolungare fino alla fine del 2025 la moratoria sugli organismi geneticamente modificati. Una moratoria che riguarda anche una nuova tecnologia denominata "editing" genomico.
Una decisione sbagliata per chi conduce ricerche sugli OGM. Perché la nuova tecnologia è più sicura e mirata, e permette di migliorare non solo il valore nutritivo di una pianta, ma anche la resistenza ai cambiamenti climatici.
Ma per chi difende l’agricoltura biologica, le prove scientifiche finora fornite non bastano per valutare in modo attendibile la sicurezza dell’editing genomico. Giusto quindi prolungare la moratoria, per permettere ulteriori esperimenti.
Inoltre, per gli agricoltori biologici, l’unico processo da rispettare nella coltivazione è quello naturale, non quello tecnologico. Una visione che poco si concilia con quella di chi promuove la coltivazione degli ogm e una convivenza tra i due mondi.