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Pannelli solari sul minareto

"L'energia del sole è un dono di Allah" e perciò l'imam ha introdotto la Moschea Ecogreen che sta facendo tendenza

  • 24 febbraio 2019, 08:46
  • 22 novembre, 22:56
03:17

La mosche del sole

RSI/Laura Silvia Battaglia - Daniele Pagani 24.02.2019, 08:30

  • ©Laura Silvia Battaglia

Adnan Yahya è il primo imam ecologista della Giordania. Sfidando le resistenze alla modernità e gli stereotipi sulla tecnologia che dovrebbe stare lontana dalla spiritualità, ha piazzato un sistema di 140 pannelli solari sui tetti a terrazza della moschea di cui è guida, la Hamdan al-Qarra nella capitale Amman.

E ha fatto un affare: i 140 pannelli solari producono una media di 44KW al giorno e illuminano due piani di moschea, azionando 50 condizionatori, 35 ventilatori, 100 luci e un ascensore. Il tutto per una spesa irrisoria: un massimo di 13 dinari giordani al mese, mentre la bolletta della luce precedente oscillava sempre intorno ai 20mila dollari l’anno. L’imam è entusiasta: adesso che può risparmiare destina molte più risorse ad attività caritatevoli e può anche lasciare illuminata la “sua” moschea tutta la notte. Il suo entusiasmo è stato tale da avere spinto tutti gli altri imam a fare lo stesso perché “l’energia solare è dono di Allah”. In 380 lo hanno seguito, con l’approvazione del governo giordano che ha appena varato un piano nazionale: entro il 2020 più del 20% dell'energia prodotta nel Paese sarà rigorosamente Ecogreen.

Laura Silvia Battaglia

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