I giovani reporter di Radio Atlantis provano, alle porte di Città del Capo, a cambiare con le frequenze a cambiare il destino di una comunità ostaggio delle violente gang. «La nostra comunità è povera, la radio è per molti l’unico strumento con cui informarsi – racconta Monique Hansen, facilitatrice della comunità di Atlantis - . Pochi si possono permettere la televisione o il cellulare. La radio gioca un ruolo cruciale: è rapida, immediata e per questo siamo il cuore pulsante della comunità».
Un progetto finanziato dalla Children’s Radio Foundation che non si è fermato neanche durante la pandemia di Covid-19. Grazie agli strumenti virtuali messi a disposizione i giovani reporter hanno confezionato i loro programmi radiofonici attraverso note vocali via Whatsapp e software di montaggio online. «Ora più che mai è importante avere una pluralità di giovani voci nei media che possano esprimere le proprie condizioni di vita in questa nuova era di Covid-19» afferma Clémence Petit-Perrot, Innovation & Learning Director di Children’s Radio Foundation.
Lorenzo Simoncelli