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Realtà virtuale, non solo gioco

Viaggio nel mondo di Transfinity VR Entertainment Center che, aperto a Lugano, sta riscuotendo un grande successo

  • 1 dicembre 2020, 05:43
  • Ieri, 18:10
03:49

Realtà virtuale tra sogno e realtà

RSI/Emanule di Marco 30.11.2020, 22:04

Di: Emanuele di Marco 

La realtà virtuale è ormai entrata nelle nostre vite. I giganti della Silicon Valley sono in corsa per quella che viene definita la "prossima grande cosa". Alcuni, tra cui Tim Cook, ritengono che la realtà virtuale, aumentata o mista è il prossimo punto di svolta tecnologico da cui il mondo diventerà presto dipendente.

Le tecnologie di realtà virtuale presentano una crescita annuale attesa a due cifre per i prossimi 5 anni. E secondo le previsioni degli esperti, la spesa mondiale dovrebbe raggiungere circa 160 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita annuo del 78,3%.

A Lugano, già nell’aprile 2017, ha aperto i battenti il centro Transfinity, un luogo dove far vivere esperienze immersive a famiglie e ragazzi di ogni età e dove è possibile toccare con mano il potenziale tecnologico raggiunto sinora dalla realtà virtuale. E da allora è stato un successo crescente.

Tutti noi, quando ci addormentiamo, facciamo un salto nella realtà virtuale. Tra le braccia di Morfeo noi non riusciamo a scindere i due mondi: quello reale e quello dei sogni. Viviamo, dentro di noi, un’esperienza totalmente immersiva e incontrollabile. La realtà virtuale è molto simile: ci permette di vivere ad occhi aperti una realtà che non esiste. Una realtà fittizia, creata da sceneggiatori e professionisti di gaming per farci diventare, di volta in volta, piloti di Formula 1, cacciatori di zombie o avventurieri in ricerca di tesori preziosi. Come? Semplicemente indossando un visore, delle cuffie ed impugnando dei joystick che diventano le nostre mani.

Ogni nuova tecnologia porta all'apertura di nuove dimensioni e, inevitabilmente, genera anche una scia di nuovi problemi. "Fintanto che rimaniamo nel contesto del gioco la realtà virtuale è molto utile perché ci allarga la mente. E anche i bimbi devono conoscere questo mondo, per poterlo capire. Certo però l'approccio deve essere graduale", spiega lo psicologo Nicolas Bonvin. "Chi resta troppe ore nella realtà virtuale può infatti avere dei momenti di confusione o disorientamento".

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