"È come essere altrove", risponde Josef Weiss, editore e tipografo di Mendrisio, quando chiediamo quale sia l'essenza della creazione di un libro. Altrove, in che senso? "L'azione ripetitiva, il fatto di prendere una lettera alla volta e affiancarla alle altre... Le spiego. È come un bimbo che gioca con la sabbia: in quel momento è sollevato da tutti i suoi problemi. È lontano da quei problemi. Altrove appunto".
Nato a Romanshorn (canton Turgovia), classe 1944, nel 1981 dà vita al suo atelier dedicato alla composizione in piombo, alla stampa e alla rilegatura. Da lì i riconoscimenti non si contano, con esposizioni nei musei (tra cui il MOMA di New York) e lavori per varie personalità, come i volumi destinati a papa Giovanni Paolo II nel 1990.
"Si è spezzata una catena - spiega -. I giovani, quando vedono questo posto, non riconoscono questo pezzo di storia. Ma ci sono ancora dei cocciuti, che non possono rinunciare a certe cose", conclude Weiss.
Red. MM - F.S.