Le onde di Yoff, quartiere periferico di Dakar, sono lunghe, calme e rilassanti; adatte a chi prende la tavola da surf per la prima volta. Aita ha 15 anni e da quando ne aveva 9 quasi ogni giorno, dopo aver aiutato la madre al ristorante, si butta in mare e prova a cavalcarle.
Il Senegal è una meta famosa per il surf fin dagli anni ’60, ma nell’ultimo decennio, spinta dal circuito internazionale, è divenuta la nuova Mecca del continente per questo sport. Ogni anno attira sportivi da tutto il mondo mentre il livello dei surfisti locali aumenta, generando nuovi talenti. Anche se per le ragazze, come Aita, surfare rimane un tabù. Infatti, nonostante gli enormi passi avanti compiuti dal Paese in termini di eguaglianza di genere (il 41,8% dei parlamentari sono donne), persistono tuttora numerosi problemi. Il 30% delle ragazze si sposa sotto i 18 anni e il tasso di alfabetizzazione è del 39%, mentre quello degli uomini è del 62%.
Aita, nonostante l’età, è consapevole di tutto ciò e anche grazie all’esempio della prima surfista senegalese ad entrare nel circuito professionistico, Khadjou Sambe, vuole continuare ad inseguire il suo sogno tra le onde di Dakar.
Carlotta Giauna