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Tra Big Bang e climatologia

Viaggio alla scoperta del Centro svizzero di calcolo scientifico che ospita il supercomputer più potente d'Europa

  • 17 aprile 2017, 09:50
  • 23 novembre, 06:04
03:51

Il Centro svizzero di calcolo scientifico: dal Big Bang al tempo di domani - di Simone Fassora e Fabio Salmina

RSI Info 17.04.2017, 08:00

La nascita del nostro Universo, il funzionamento del cervello e il tempo di domani sono tutti quesiti ai quali si cerca una risposta dietro la facciata vetrata del Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS). Gestito dal Politecnico di Zurigo è attivo in Ticino da 26 anni e nella sua sede di Lugano Cornaredo da 5. Negli ultimi anni è balzato agli onori della cronaca perché ospita il supercomputer più potente d'Europa. Ma... di cosa si occupa?

Un alfabeto della scienza

Astronomia, astrofisica, biologia, chimica, climatologia: i campi in cui è attivo il centro potrebbero formare l’alfabeto. Il suo scopo ultimo: mettere a disposizione degli scienziati delle risorse di calcolo così da aiutarli a capire come funziona il mondo.

Dal Big Bang alle previsioni del tempo

Il lavoro svolto tra le mura del CSCS è decisamente variato: dallo studio della nascita dell’Universo allo sviluppo di nuovi materiali, dal funzionamento del cervello all’evoluzione del clima, passando per le previsioni del tempo. MeteoSvizzera è infatti uno dei clienti del centro, dove vengono calcolate delle previsioni numeriche per avere un’idea più precisa di come sarà il tempo nei prossimi giorni. In totale sono circa 100 i progetti attivi al momento, con 700 utilizzatori finali, dalla Svizzera ma anche dal resto del mondo.

Piz Daint, il cervellone del CSCS

Nel cuore del centro si trova il Piz Daint, il supercomputer più potente in Europa e l'ottavo al mondo, per il momento. Una macchina in grado di effettuare quasi 10 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Come metro di paragone, il lavoro svolto in un giorno dal calcolatore occuperebbe un normale computer di casa per circa 2'000 anni. Il segreto della sua potenza sta nell’architettura dei suoi 5'000 nodi di calcolo, che accoppiano un processore normale a un acceleratore, che permette di svolgere le operazioni più rapidamente. Il supercomputer è anche un lavoratore instancabile, all’opera 24 ore su 24 tutto l’anno.

Altri supercomputer al lavoro

Il Piz Daint ha anche diversi "fratelli minori" al CSCS, impegnati nei lavori più disparati. Si va dall’analisi di dati dell’acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, che arrivano a Trevano tramite una connessione internet da 100 GB al secondo, allo studio del funzionamento del cervello umano del Politecnico di Losanna, fino alle previsioni di MeteoSvizzera.

C'è chi paga e chi no

Parte delle risorse del Centro sono messe a disposizione gratuitamente nell'ambito dello User Lab, ma per avervi accesso gli scienziati devono presentare un progetto, che viene poi bocciato o approvato da esperti internazionali. Ci sono però anche clienti che pagano per avere accesso ai supercomputer, come nel caso di MeteoSvizzera e degli scienziati che fanno capo al CERN.

Un centro dal cuore verde

Il CSCS ha un occhio di riguardo anche per l'ambiente. La struttura è infatti stata costruita secondo gli standard Minergie e anche per il raffreddamento dei supercomputer è stato trovato un sistema poco goloso di energia. 500 litri di acqua a 6 gradi circa vengono pompati ogni secondo dal Ceresio. Dopo aver raffreddato i calcolatori, l'acqua tiepida nel suo tragitto di ritorno verso il lago può essere sfruttata per scaldare altri edifici in collaborazione con le Aziende industriali di Lugano.

Curiosi benvenuti

Il Centro, per ragioni di sicurezza, non è aperto al pubblico, ma per chi volesse saperne di più e dare uno sguardo dietro le quinte vengono organizzate regolarmente delle visite guidate segnalate sul sito del CSCS.

Simone Fassora

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