Ticino e Grigioni

Nel Ticino della scienza

Il Quotidiano, per una settimana, si reca alla scoperta dei centri di ricerca della Svizzera italiana

  • 8 febbraio 2016, 07:18
  • 7 giugno 2023, 17:19
Ricercatore all'opera

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  • ©Ti-Press

In principio fu l’USI, poi vennero la SUPSI e l’IRB, ora nasce lo IOR Ma la storia del Ticino della scienza potrebbe partire nel 1991, quando in un ex capannone delle FFS a Manno si insedia il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico del Politecnico di Zurigo. Poi la svolta, nel 1996, con la nascita dell’Università della Svizzera italiana e le sue tre facoltà a Lugano e Mendrisio. L’accelerazione quattro anni dopo, nel 2000, quando a Bellinzona nasce l’IRB, l’Istituto di Ricerche in Biomedicina. E la cronaca di questi giorni racconta di un nuovo tassello: il via libera del Consiglio di Stato ticinese all’affiliazione all’USI dello IOR, l’Istituto oncologico di ricerca legato alla futura Facoltà di Scienze Biomediche.

Seppure in un territorio dove a lungo la ricerca scientifica è stata portata avanti dall’industria privata, specie quella farmaceutica, oggi il Ticino sta facendo passi da gigante in campo scientifico. Sono tre gli istituti di ricerca che ricevono contributi dal Cantone: l’IRB, lo IOR e l’IRSOL, l’istituto ricerca solari di Locarno. E la ricerca scientifica è un volano per l’intera economia ticinese. Basti pensare che l’IRB diretto da Antonio Lanzavecchia riceve un contributo cantonale di poco superiore ai 2 milioni di franchi e genera una cifra d’affari di 16 milioni. Analogamente la nascente Facoltà di Scienze Biomediche riceverà un contributo di 6 milioni di franchi a fronte di un volume di spesa creato di ben 50 milioni.

In occasione della nascita della quinta Facoltà ticinese, questa settimana il Quotidiano della RSI effettuerà un viaggio nei luoghi della ricerca scientifica del cantone. Ogni giorno guidati dai colleghi Giovanni Marci, Laura Pozzi e Francesca Motta visiteremo laboratori, magari nascosti in anonimi capannoni, e conosceremo i protagonisti di questo boom scientifico, vero e proprio fiore all’occhiello della Svizzera italiana.

Stasera, lunedì, inizieremo proprio dallo IOR, l’Istituto Oncologico di Ricerca di Bellinzona neo affiliato all’USI.

MH

I prossimi appuntamenti:

8 febbraio, Istituto oncologico di ricerca, Bellinzona

10 febbraio, Istituto scienze computazionali, Lugano

12 febbraio, Istituto ricerche solari, Locarno

Dal Quotidiano

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