Un pezzo di storia che se ne va

Un fenomeno difficile da quantificare con numeri precisi poiché tocca molteplici settori dell'economia ticinese e sfugge a qualsiasi statistica precisa. Il tema della successione aziendale per le imprese plurigenerazionali è tuttavia alquanto spinoso, perché concentra in sé ampie questioni socioeconomiche.

L'epoca degli artigiani e dei negozi di quartiere è ormai sul viale del tramonto: chi è ancora a capo di un'impresa di famiglia, con una storia di più generazioni, si trova a fare i conti con un mercato sempre più frammentato e internazionale. Difficile dare seguito al modello di business dei propri avi, quando un cognome diveniva sinonimo di un'intera professione. Inoltre le nuove generazioni non si sentono più in dovere di proseguire la tradizione familiare e si creano il proprio futuro altrove, come successo per esempio nella famiglia Chiesa. Alfredo, titolare di una storica falegnameria a Balerna, si vedrà presto costretto a chiudere la sua ditta.

In seno alla Società svizzera impresari costruttori (SSIC), l'argomento è sentito, come conferma il direttore Nicola Bagnovini: "Il numero di imprese sta calando. Il tema della successione aziendale è fondamentale e d'attualità". Le successioni aziendali devono però essere pianificate, in modo che si trasformino in una possibile opportunità. L’ha sottolineato anche l’economista Siegfried Alberton ai microfoni di Tempi Moderni, spiegando come siano una questione ancora troppo sottovalutata, che può tuttavia offrire nuove prospettive con un’adeguata gestione.

Omar Cartulano