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Un tuffo nel Medioevo col mòcheno

"Qui, nella Valle del Fersina, si riescono a portare avanti la storia, la lingua e le tradizioni" - Alla scoperta di un luogo extra-ordinario

  • 12 novembre 2021, 06:51
  • 20 novembre, 19:21
06:00

Bersntol, la valle incantata

RSI/Marco Todarello 12.11.2021, 06:45

La valle è stretta. Si trova a pochi chilometri da Trento, in Italia. È qui che vive un popolo che parla una lingua figlia del tedesco dell'Alto Medioevo: sono i mòcheni, 1.600 persone residenti nei comuni di Palù/Palai, Fierozzo/Vlarotz e Frassilongo/Garait. Qui la lingua mòchena è insegnata nelle scuole e rappresenta l'elemento principale, insieme a un'antica tradizione gastronomica e folkloristica, dell'identità territoriale degli abitanti.

Come molte altre minoranze linguistiche, anche quella mòchena subì le scelte del governo fascista, che impose l'uso dell'italiano e nel 1939, insieme alla Germania nazista, pianificò una vera e propria deportazione degli abitanti.

Anche grazie all'isolamento in cui si è trovata per secoli, la Valle del Fersina - dal nome del torrente che l'attraversa da Nord-Est a Sud-Ovest - (o Valle dei Mòcheni) è ricca di specie di flora e fauna sempre più rare nell'arco alpino, come il gallo cedrone o il salice rosmarino.

L'Istituto culturale mòcheno (Bersntoler Kulturinstitut) organizza seminari e corsi di mòcheno gratuiti, con l'obiettivo di mantenere viva la lingua e la cultura della comunità.

Marco Todarello

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