Non c'è evidenza che la cannabis migliori i risultati nella terapia del dolore cronico non oncologico. È la conclusione cui sono arrivati alcuni ricercatori australiani in un articolo pubblicato su Lancet Public Health.
Nell'analisi sono state coinvolte più di 1’500 persone. Il 24% di loro aveva usato la cannabis, arrivando a percepire un dolore maggiore e una minore efficacia nella gestione del dolore. Va però sottolineato come lo studio sia stato fatto in un momento particolare per l'Australia: il 30 ottobre 2016 una legge ha legalizzato l'uso di cannabis terapeutica. Nello studio solo pochi dati sono stati raccolti dopo la depenalizzazione e in pochi hanno avuto accesso ai cannabinoidi per scopi medici.
Larga parte dei partecipanti ha usato cannabis prodotta illecitamente. È "improbabile", spiegano i ricercatori, che la cannabis sia stata consumata sotto guida medica. Le aspettative che riduca il dolore potrebbero divergere tra i partecipanti che usano cannabis terapeutica rispetto a quelli che usano quella illecita.
ATS/Bleff