Salute

Dubbi sulla cannabis analgesica

Ricerca australiana nega le evidenze sull'effetto antidolorifico dei cannabinoidi nella cura del dolore cronico non oncologico

  • 4 luglio 2018, 11:56
  • 23 novembre, 01:00
Coltivazione indoor a scopo medico a Schoenenberg in Svizzera

Coltivazione indoor a scopo medico a Schoenenberg in Svizzera

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Non c'è evidenza che la cannabis migliori i risultati nella terapia del dolore cronico non oncologico. È la conclusione cui sono arrivati alcuni ricercatori australiani in un articolo pubblicato su Lancet Public Health.

Nell'analisi sono state coinvolte più di 1’500 persone. Il 24% di loro aveva usato la cannabis, arrivando a percepire un dolore maggiore e una minore efficacia nella gestione del dolore. Va però sottolineato come lo studio sia stato fatto in un momento particolare per l'Australia: il 30 ottobre 2016 una legge ha legalizzato l'uso di cannabis terapeutica. Nello studio solo pochi dati sono stati raccolti dopo la depenalizzazione e in pochi hanno avuto accesso ai cannabinoidi per scopi medici.

Larga parte dei partecipanti ha usato cannabis prodotta illecitamente. È "improbabile", spiegano i ricercatori, che la cannabis sia stata consumata sotto guida medica. Le aspettative che riduca il dolore potrebbero divergere tra i partecipanti che usano cannabis terapeutica rispetto a quelli che usano quella illecita.

ATS/Bleff

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