Scienza e Tecnologia

DeepSeek, l’AI cinese che spaventa gli Stati Uniti

Costata milioni (e non miliardi) e realizzata senza disporre dei migliori processori, è alla pari se non migliore delle principali concorrenti... ed è pure open source

27 gennaio, 14:19
27 gennaio, 16:14

Fra quelle di intelligenza artificiale, è già l'app più scaricata

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Di: AFP/ANSA/pon

La Cina è in grado di concorrere con gli Stati Uniti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. La dimostrazione arriva da DeepSeek, la cui app ha raggiunto i vertici nei download gratuiti dello store di Apple sia in Cina sia negli Stati Uniti, superando persino ChatGPT in America. Prodotta da un laboratorio poco noto di Hangzhou, ha la particolarità di essere stata realizzata a basso costo (meno di 6 milioni di dollari, secondo la start-up che l’ha promossa) e anche di basarsi su chip dalla capacità ridotta e non sui più avanzati, nello sviluppo dei quali gli Stati Uniti sono in vantaggio e ai quali Washington da anni restringe l’accesso ai rivali asiatici.

Ciononostante, le sue performance sono sorprendenti, tanto da rivaleggiare con le migliori concorrenti statunitensi e persino da batterle, benché in queste ultime siano stati investiti miliardi di dollari. In una serie di test di terze parti, il modello di DeepSeek ha superato Llama 3.1 di Meta, GPT-4o di OpenAI e Claude Sonnet 3.5 di Anthropic per accuratezza, dalla risoluzione di problemi complessi alla matematica e alla codifica, secondo valutazioni di settore.

“È superiore o allo stesso livello dei migliori modelli americani”, ha riconosciuto Alexander Wang della società Scale AI alla televisione CNBC. Per Marc Andreessen, investitore vicino a Donald Trump che proprio negli scorsi giorni ha lanciato un grande progetto di sviluppo dell’IA negli Stati Uniti, DeepSeek è una svolta paragonabile allo Sputnik nel passato per la corsa allo spazio.

Altra specificità non da poco di DeepSeek, a differenza della maggior parte delle rivali, è “open source”: il suo codice è accessibile a tutti. Si tratta di una “ricerca aperta e avanguardistica con benefici per tutti”, ha dichiarato Jim Fan, responsabile della ricerca per il colosso Nvidia.

Il successo di DeepSeek ha già avuto un impatto economico in borsa, dove i “futures” su titoli come quello di Nvidia, della sua concorrente Broadcom e di altre grandi aziende come Oracle, Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon hanno subito pesanti contraccolpi (da 3,5 a 12 punti percentuali in meno). Idem per quanto riguarda quelli sui maggiori indici, con in testa quello tecnologico Nasdaq.