Scuole chiuse per il resto della settimana, indice della qualità dell’aria stabile al livello di "dannoso per la salute": la capitale thailandese Bangkok è confrontata con un’ennesima emergenza smog. Tant’è che le autorità hanno dato il via, oggi, giovedì, a un piano che prevede l’utilizzo di droni e piccoli aerei per spruzzare acqua ad alta quota. La speranza è che le gocce riescano a "condensare" le particelle sottili facendole scendere verso il suolo e "ripulendo" l’aria.
Il governatore Asawin Kwanmuang ha dichiarato la capitale "una zona di controllo dell'inquinamento", ventilando in una conferenza stampa possibili misure come la circolazione a targhe alterne, lo stop alle attività di costruzione di immobili e la chiusura di alcune strade.
L'emergenza inquinamento ha intanto coinvolto anche le province circostanti, avvolte anch'esse da una coltre di fumo in gran parte causata dalla bruciatura stagionale di campi coltivati, a cui le autorità non sembrano riuscire a mettere freno.
ANSA/Swing