La sonda giapponese Hayabusa 2, che nelle scorse settimane è stata la prima a raggiungere un asteroide e ne ha cominciato l'esplorazione, ha depositato su Ryugu il robot di produzione franco-tedesca chiamato Mascot.
Quest'ultimo, grande come una scatola di scarpe, pesante 10 chilogrammi e con una speranza di vita di 16 ore, si è staccato dal suo mezzo di trasporto da un'altezza di 51 metri, ci ha messo una decina di minuti a raggiungere il suolo e si è stabilizzato dopo aver rimbalzato per un'altra decina. Quindi, ha iniziato a inviare preziosi dati raccolti con i suoi quattro apparecchi, fra i quali un microscopio a infrarossi.
Mascot era stato preceduto da altri due mini robot, chiamati Minerva, che invece lavoreranno per mesi "saltellando" qua e là sull'asteroide. Hayabusa 2, lanciata il 3 dicembre 2014, ha impiegato tre anni e dieci mesi per raggiungere Ryugu, dopo un viaggio di 3,2 miliardi di chilometri.
Il costo della missione nipponica, finora svoltasi senza intoppi, si aggira attorno ai 30 miliardi di yen, 260 milioni di franchi.