Sulle Alpi e nell'Artico sono stati trovati microrganismi mangia-plastica (del tipo biodegradabile) in grado di digerire questo materiale anche a basse temperature, a differenza della maggior parte dei microbi che possiedono la stessa capacità: si tratta di batteri e funghi che aprono la strada a nuove applicazioni industriali, riducendo i costi economici e ambientali del processo di riciclaggio della plastica ancora molto elevati.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidato dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), che ha pubblicato i risultati sulla rivista "Frontiers in Microbiology".
Sono già stati trovati diversi microrganismi in grado di degradare la plastica, ma di solito i loro enzimi lavorano solo oltre i 30 gradi: l'energia necessaria per raggiungere queste temperature, quindi, rende le attuali applicazioni industriali costose e inquinanti.
Un futuro per la plastica
Il Quotidiano 30.11.2022, 19:00