I cittadini svizzeri vanno tutelati nell'uso dei social media. Ne è convinto il Consiglio federale che ha annunciato oggi, mercoledì, di voler valutare l'introduzione di regole per piattaforme come Facebook e YouTube o motori di ricerca come Google.
Discorsi di odio, disinformazione, ma anche contenuti cancellati dai proprietari dei social media senza che siano sempre chiari i criteri utilizzati. Di fronte a queste evidenze, la Svizzera finora non ha pensato a regolamentare in modo specifico le piattaforme di comunicazione online, come invece stanno facendo gli Stati Uniti e l'UE. "Diversi studi commissionati dall'Ufficio federale della Comunicazione - si legge in una nota - sono giunti alla conclusione che la popolazione ha diritto a una protezione efficace contro i discorsi di odio e la disinformazione, e che i diritti degli utenti devono essere meglio tutelati".
Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni dovrà chiarire se è possibile intervenire, e come, entro fine 2022.