La testimonianza

“È come distruggere un fiore pronto a sbocciare”

Una vittima racconta gli abusi subiti da un sacerdote negli anni Sessanta, quando aveva solo 14 anni - La testimonianza di Christiane Marmy

  • 17 settembre 2023, 06:40
  • 17 settembre 2023, 07:05
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Abusi nella Chiesa, la testimonianza di una vittima

Telegiornale 16.09.2023, 20:53

Di: TG/Natda 

“Ho un viso così innocente, che si apre alla vita”, dice guardando una sua vecchia foto Christiane Marmy, vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote. “È come distruggere un fiore pronto a sbocciare”, afferma amareggiata. All’epoca aveva solo 14 anni. I suoi genitori si stavano trasferendo da Friburgo a Losanna e per farle terminare l’anno scolastico l’avevano affidata a un prete, amico di famiglia.

Gli abusi si sono verificati ripetutamente ma Christiane non ne aveva parlato con nessuno. “Non ricordo mi abbia detto di non parlarne, ma non avrei osato farlo”, racconta la vittima. I funzionari ecclesiastici - aggiunge - avevano un ruolo di prestigio e sessant’anni fa non le avrebbe creduto nessuno.

Solo nel 2008 una conversazione le riporta alla mente l’orrenda esperienza vissuta in gioventù e decide di parlarne con la sorella. Questa confidenza la conduce a scoprire che anche lei aveva subito violenze da parte della stessa persona. Diversi anni dopo, nel 2020, decidono di riferire l’accaduto al vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Charles Morerod, il quale le ha ascoltate e ha mostrato loro il dossier dell’aggressore. L’uomo era stato denunciato per abusi da parte di una famiglia ma non c’erano state conseguenze.

“Oggi so che la Diocesi si muoverebbe subito”, dice Christiane. Non ci sarà mai un processo per il responsabile di questi abusi, ma ogni vittima riceverà 20’000 franchi di risarcimento. Il SAPEC, gruppo di sostegno attivo per le vittime di violenza sessuale nella Svizzera romanda, ha permesso alla donna di incontrare altre vittime. Molte di loro hanno tagliato i ponti con la Chiesa, diversamente da Christiane, la cui fede è rimasta intatta.

“Fa parte della mia storia e penso sia importante che - con tutto l’aiuto che ho ricevuto - io possa rileggere questa storia serenamente per poter proseguire serenamente il mio cammino”, conclude.

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