Svizzera

“Bisogna fare di più contro l’antisemitismo”

Il commento di Ignazio Cassis in occasione dell’85esimo anniversario della Notte dei cristalli. In Germania Olaf Scholz promette tolleranza zero

  • 9 novembre 2023, 12:35
  • 9 novembre 2023, 22:37
Il consigliere federale Ignazio Cassis

Il consigliere federale Ignazio Cassis

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

In seguito all’attacco di Hamas su Israele dello scorso 7 ottobre, nelle scorse settimane anche la Svizzera è stata travolta da un’ondata di antisemitismo. Ed è una situazione, questa, che va affrontata “con un discorso chiaro e con azioni concrete”. È quanto afferma il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, in un commento pubblicato giovedì su diverse testate elvetiche in occasione dell’85esima commemorazione della Notte dei cristalli, la notte in cui il regime nazista lanciò un pogrom contro le comunità ebraiche di Germania, Austria e Cecoslovacchia.

“Molti dei nostri concittadini ebrei hanno paura di lasciare la loro casa, di indossare la kippah o di portare la Stella di Davide come ciondolo. Vengono attaccati e insultati” scrive il capo della diplomazia svizzera, definendo “insopportabile” ciò che queste persone devono sopportare.

Cassis non esita dunque a fare un parallelismo tra la Notte dei Cristalli del 1938, la Shoah e il recente attacco di Hamas. Tutte situazioni, sostiene, in cui “sogni e speranze sono stati infranti in nome di un’ideologia disumana che non tollera la diversità”.

Il consigliere federale parla dunque di responsabilità collettiva e individuale nella lotta all’antisemitismo. E oltre alle misure già adottate, come il rafforzamento della protezione delle comunità e delle istituzioni ebraiche in Svizzera, chiede che “si faccia di più e che si resti vigili”.

Per quanto riguarda il conflitto tra Hamas e Israele, Cassis afferma che la Svizzera “continua a lavorare con forza a favore della pace, dell’umanità e dell’aiuto al prossimo”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz: “Mai più!”

“Mai più!” È la promessa che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha fatto parlando nella Sinagoga Beth Zion di Berlino, nell’ambito dell’evento commemorativo centrale per l’85esimo anniversario della Notte dei cristalli.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

  • Reuters

Anche la Germania ha registrato, nelle scorse settimane, episodi antisemiti in seguito all’attacco di Hamas. Scholz ha sottolineato che “qualsiasi forma di antisemitismo avvelena la nostra società” e che questi episodi “non sono tollerati”.

Antisemitismo, la Germania ricorda la notte dei cristalli

Telegiornale 09.11.2023, 20:28

Anche in Germania le commemorazioni di una delle pagine più buie della storia tedesca sono legate a doppio filo all’aumento dei casi di antisemitismo. Nel ricordare la violenza nazista della notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, con la distruzione di migliaia di sinagoghe e negozi, l’arresto di decine di migliaia di ebrei tedeschi e la morte di centinaia di persone, Berlino non fa solo i conti con il proprio passato. 

Ruth Winkelmann, superstite della notte dei cristalli

La mattina del 9 novembre del 1938 Ruth Winkelmann sta raggiungendo la sua scuola ebraica, quando si trova davanti una folla violenta. “Hanno fatto rumore, urlato heil hitler, via gli ebrei, non comprate dagli ebrei”.

All’epoca Ruth ha 10 anni. Lei e i suoi compagni riescono a scappare, vicino alla nuova sinagoga di Berlino, uno dei pochissimi luoghi di culto passato indenne alla notte dei cristalli. La sua infanzia finisce il 9 novembre, lei e la mamma sopravvivono all’olocausto nascosti in un capanno, il padre viene ucciso a Auschwitz. Oggi la 95enne dice che l’antisemitismo non è mai scomparso, “non andrei in giro con la stella di David in metropolitana”.

Dagli attentati di Hamas del 7 ottobre scorso e con l’offensiva israeliana nella striscia di gaza la Germania denuncia un netto aumento di casi di antisemitismo. In un video che ha fatto discutere tutto il paese il vicecancelliere Robert Habeck ha ripetuto che la Sicurezza di Israele fa parte dell’identità della Germania, e che questa, viste le responsabilità storiche non è una frase vuota. Da settimane il mondo politico ripete che è inaccettabile che gli ebrei tedeschi debbano avere paura. E che tutto ciò non ha nulla a che vedere con la critica legittima alle politiche dello stato di Israele. Parole ripetute oggi dal cancelliere.

RG 12.30 del 08.11.2023 - Il servizio di Alessandro Grandesso

RSI Mondo 08.11.2023, 13:30

  • Reuters

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