Viola Amherd ha annunciato mercoledì le sue dimissioni dal Consiglio federale. Nonostante le speculazioni sul suo abbandono della carica come responsabile della Difesa fossero già diffuse da fine dicembre, Adrian Vatter, politologo dell’Università di Berna, si dichiara stupito dalla velocità della decisione. “Sono un po’ sorpreso che sia partita a inizio anno” spiega alle telecamere del Telegiornale. “Me l’aspettavo solo fra qualche mese”.
Secondo Vatter, le dimissioni sono dovute a una combinazione di fattori. Da un lato, sostiene l’esperto, la consigliera federale ha avuto un anno positivo alla presidenza della Confederazione, caratterizzato dalla conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock e dalla conclusione delle trattative con l’UE. Dall’altro, il suo Dipartimento ha dovuto affrontare crescenti pressioni, dovute a problemi di carattere sia finanziario che organizzativo. Dopo l’avvicinamento della Svizzera alla NATO e agli eserciti europei, infatti, diversi fronti hanno espresso la propria insoddisfazione per l’assenza di una strategia esplicita per l’esercito, alla luce della guerra fra Russia e Ucraina e delle tensioni geopolitiche fra Cina e Stati Uniti.
La partenza di Amherd non chiama però in causa solo il suo partito, il Centro; anche per il PLR, infatti, inizieranno tempi di grandi riflessioni. Dopo le dimissioni della ministra, i media hanno ipotizzato un’imminente partenza del ticinese Ignazio Cassis, finora alla guida del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
“Per i liberali sarebbe ideale sostituire quanto prima Ignazio Cassis”, afferma Vatter ai microfoni della RSI. “Potrebbero così assicurarsi il secondo seggio in Governo. Sarebbe sicuramente più facile che aspettare fino a dopo le elezioni federali del 2027”.
Adrian Vatter non si aspetta però una partenza imminente del ministro degli esteri, poiché ritiene che non cederà alle pressioni del partito. Il politologo ha sottolineato inoltre che i consiglieri federali prendono le proprie decisioni in piena autonomia e che, sebbene ci saranno delle discussioni dietro le quinte con il presidente del partito, sarà Cassis a scegliere liberamente quando lasciare l’incarico.
Nel frattempo, sollecitato dalla RSI e da altri media, il DFAE ha fornito una risposta scritta lapidaria in merito alle speculazioni degli ultimi giorni: “Per Cassis le dimissioni non sono un tema”.
I sei anni di Amherd in Governo
Viola Amherd ha annunciato il suo ritiro dal Consiglio federale dopo sei anni di servizio. Eletta il 5 dicembre 2018, ha iniziato il suo mandato il 1° gennaio 2019, succedendo a Doris Leuthard. Durante la sua carriera, ha diretto il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo.
Amherd ha avuto una lunga carriera politica iniziata nel 1992 come membro del Municipio di Briga. È stata sindaca di Briga dal 2000 al 2012 e ha servito nel Consiglio nazionale dal 2005 al 2018. Durante il suo mandato nel DDPS, ha affrontato sfide significative, tra cui l’acquisto di nuovi aerei da combattimento e il miglioramento dell’immagine e della prontezza dell’esercito. Ha anche lavorato per aumentare la partecipazione delle donne nella difesa nazionale.
Le sue dimissioni, annunciate il 15 gennaio 2025, segnano la fine di una carriera politica iniziata oltre 30 anni fa.