Svizzera

“Nessuna candidatura selvaggia”

Le rassicurazioni della presidente delle donne PLR, Doris Fiala: “Ma Moret e De Quattro nella partita”

  • 1 agosto 2017, 21:07
  • 23 novembre, 04:47
Doris Fiala

Doris Fiala

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“Rispettiamo la decisione presa dal PLRT. Naturalmente abbiamo avuto contatti con Laura Sadis, la quale ha tuttavia ribadito di sostenere la candidatura di Ignazio Cassis al posto di Didier Burkhalter in Consiglio federale. Non faremmo un buon servizio, né al partito né al paese, se tramassimo una candidatura selvaggia”. Sono le parole di Doris Fiala, presidente delle donne del PLR e consigliera nazionale zurighese, secondo cui rimane tuttavia aperta la questione femminile.

“Moret e De Quattro nella partita”

Fiala attende dunque il sì vodese della consigliera nazionale Isabelle Moret o della consigliera di Stato vodese Jacqueline De Quattro: “Credo che le porte per loro due fossero già aperte in precedenza – aggiunge Fiala – e senza poter né voler influenzare nessuno, reputo che le loro possibilità per una designazione ufficiale siano ora aumentate. Ci saranno comunque ulteriori riflessioni: Doris Leuthard non si ripresenterà per un nuovo mandato e non dimentichiamo che il PPD ha fra le sue file Filippo Lombardi ma anche donne molto valide e non è certo un segreto che Johan Schneider-Ammann non resterà in eterno. Siamo pronte, se non dovesse andar bene durante questo turno chiederemo un ticket femminile alla prossima occasione”.

“Legittime le aspirazioni di Vaud”

Nel frattempo, Moret e De Quattro non commentano. Il presidente del PLR vodese, Frédéric Borloz, si limita a ribadire la legittimità di eventuali ambizioni: “Penso che il canton Vaud ha una carta da giocare, se pensiamo alla popolazione, il doppio rispetto al Ticino, ma anche alla forza della nostra sezione. Non si tratterebbe in ogni caso di una candidatura contro il Ticino”.

“Ginevra non commenta”

Silenzio da parte di Pierre Maudet e Christian Lüscher, i ginevrini che osservano da dietro le quinte: la candidatura di Cassis cambia poco in ottica ginevrina, afferma da parte sua il presidente cantonale Alexandre de Senarclens: “Più che di strategia, è una questione di disponibilità dei singoli”.

RG/ludoC

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