Svizzera

“Ora sarà più facile elaborare nuove tariffe”

Kristian Schneider, vicepresidente dell’associazione degli ospedali svizzeri H+, commenta la riforma del settore sanitario

  • 25 novembre, 16:00
  • 25 novembre, 16:09
02:05

RG 12.30 del 25.11.2024: L’intervista di Anna Maria Nunzi a Kristian Schneider, vicepresidente di H+, sulla riforma del settore sanitario

RSI Info 25.11.2024, 15:59

  • Ti Press
Di: RG/M. Ang. 

Domenica è stata accettata dal popolo la più importate riforma del settore sanitario degli ultimi decenni, il finanziamento unitario delle cure mediche. Con questa modifica di legge sarà ora più facile rafforzare i trattamenti ambulatoriali, che costano meno di quelli stazionari, si rallegra Kristian Schneider, vicepresidente di H+, l’associazione degli ospedali svizzeri e direttore del Centro ospedaliero di Bienne. Centro che già da tempo sta investendo nel potenziamento del settore ambulatoriale.

Negli anni sempre più cure sono diventate ambulatoriali. Non è dunque più necessario un ricovero. Contrariamente a Paesi come i Paesi Bassi o la Danimarca, in Svizzera non si ricorre però spesso a questi trattamenti, perché le attuali tariffe non permettono agli ospedali di coprire i costi, spiega Kristian Schneider.

Ma la situazione cambierà col nuovo sistema unitario di finanziamento delle prestazioni. Ne è convinto il direttore del Centro ospedaliero di Bienne. “Con EFAS - sottolinea - sarà più facile elaborare nuove tariffe per rafforzare finalmente il settore ambulatoriale. È ormai una priorità non solo per noi, ma anche per Cantoni e casse malati, perché i trattamenti ambulatoriali sono più convenienti di quelli stazionari. Le nuove tariffe permetteranno non solo di ridurre complessivamente la spesa sanitaria, ma anche di migliorare la precaria situazione finanziaria di tanti ospedali”. E Schneider aggiunge: “Ci sono tanti interventi continui, ad esempio di chirurgia otorinolaringoiatrica, viscerale o ortopedica, che già oggi potrebbero essere effettuati ambulatorialmente, la quota potrebbe essere raddoppiata entro tempi brevi, sicuramente è quello che succederà col sistema di finanziamento unitario”.

Molti ospedali in tutta la Svizzera da tempo si stanno preparando a questo importante cambiamento, dice Schneider. Ad esempio a Bienne negli ultimi cinque anni sono state investite molte risorse per rafforzare la medicina ambulatoriale. A pochi passi dalla stazione ferroviaria è stato realizzato un nuovo centro per queste cure. Nonostante l’incremento della popolazione, il nuovo ospedale che verrà costruito nei prossimi anni in città sarà più piccolo e avrà meno posti letto di quello attuale. Secondo il vicepresidente di H+, la riforma approvata ieri permetterà non solo di contenere i costi, ma anche di far fronte alla cronica penuria di personale infermieristico sanitario.

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