Mentre si discute di espropriare i beni di oligarchi russi da destinare alla ricostruzione dell’Ucraina, la scorsa settimana la Svizzera ha deciso di sbloccare alcuni milioni congelati da 10 anni nelle banche elvetiche a quattro cittadini russi, tre dei quali sottoposti a sanzioni negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, nei Paesi baltici, in Canada e in Australia. Erano gli stessi funzionari che li avevano sottratti anni prima al fondo Hermitage dell'imprenditore britannico Bill Browder, oggi attivista anticorruzione.
La vicenda giudiziaria è nota in tutto il mondo perché ha portato ad adottare negli Stati Uniti nel 2012 il cosiddetto Magnitsky act, una legge che prevede sanzioni contro funzionari corrotti e il congelamento dei loro beni se provenienti da illeciti. La legge è poi stata adottata da vari Paesi tra cui il Canada anche dalla UE.
I quattro cittadini russi rei di avere sottratto 230 milioni al fondo sono una funzionaria del fisco di Mosca, il suo ex marito, un ex banchiere accusato di corruzione e infine il figlio dell’ex vicepresidente regionale di Mosca Pyotr Katsyv.
Venti di questi 230 milioni sono arrivati sino nelle banche elvetiche dove sono stati congelati a seguito del procedimento. E ora sono stati sbloccati dopo la decisione del Tribunale Penale federare di Bellinzona che in sostanza lo ha estromesso Browder dalla procedura.
La RSI lo ha intervistato.
Browder, come ha preso la decisione?
“Dopo l'assassinio di Sergei Magnitsky, il mio avvocato che stava indagando sul caso, abbiamo rintracciato dove sono finiti i soldi sottratti al mio fondo Hermitge: 230 milioni di dollari sottratti da quattro funzionari russi corrotti. Abbiamo scoperto che quel denaro era finito in diversi Paesi. Uno di questi era la Svizzera. Gli svizzeri hanno congelato 20 milioni di dollari per dieci anni. Molti altri Paesi hanno congelato milioni di dollari. Nessun altro Paese al mondo però li sta restituendo, a parte la Svizzera. La Svizzera sta restituendo 16 dei 20 milioni di dollari ai russi che sono sulla lista delle sanzioni degli Stati Uniti. Sulla lista delle sanzioni del Regno Unito. Sulla lista delle sanzioni canadesi. Sulla lista delle sanzioni australiane. Perché lo sta facendo? Perché i russi hanno detto loro che il denaro andava bene. Il Governo russo ha assicurato alla Svizzero che il denaro era a pulito e quindi lo sta restituendo. È scioccante”
Gran parte di questi fondi era però già stata liberata nel luglio 2021, poiché la giustizia elvetica non ha permesso di confermare che le somme provenivano dall'infrazione commessa in Russia. Circa 4 milioni di franchi, tuttavia, sono stati ancora confiscati. Con la decisione del TPF I giudici di Bellinzona non hanno mantenuto un nesso causale diretto tra i fondi rilasciati e i reati di cui le società di Browder sarebbero state vittime. Inoltre per quanto riguarda la truffa, la giustizia elvetica non nega il reato ma i soldi sarebbero in sostanza sottratti al Tesoro russo e non direttamente al Fondo di Browder.
Degli argomenti che non convincono lo stesso imprenditore…
“Di fatto è un regalo a Putin e la scelta dei quattro russi di parcheggiare molto denaro su conti elvetici è stata premiata. Ma abbiamo deciso di fare ricorso un appello al tribunale superiore. Non nutro però molte speranze. Sospetto quindi che questa vicenda andrà nella direzione voluta dalle autorità.”
Una decisione secondo Browder viziata anche influenzato dallo Stato russo.
“Si è una decisione che deriva dalla corruzione. È stato scoperto che uno degli agenti della Fedpol che stava indagando sul caso era colluso con i russi, prendeva tangenti dai russi per sabotare questo caso ed è stato condannato da un Tribunale svizzero. E poi tutte le persone al di sopra di questo ufficiale di polizia hanno seguito le sue raccomandazioni e non hanno preso la decisione di restituire il denaro ai russi.”
Come detto sul caso non è ancora stato scritto il punto finale, visto che Browder ha deciso di fare ricorso.