Si è conclusa oggi (domenica) la campagna “16 giorni contro la violenza sulle donne”, che per più di due settimane ha sensibilizzato la popolazione con oltre duecento eventi in tutta la Svizzera. Grande partecipazione anche dalla società civile, con duecentocinquanta e passa organizzazioni coinvolte nel progetto che, per la prima volta dalla sua fondazione, ha esteso le sue attività anche in Svizzera romanda e in Ticino.
Il programma, lanciato il 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne), si è concentrato sulla violenza psicologica contro le donne, un fenomeno definito in gran parte invisibile ma estremamente diffuso.
“Insulti, umiliazioni, minacce, rimproveri, stalking, intimidazioni, minacce di morte, manipolazioni atte a generare sensi di colpa, divieti e controllo sono tutte forme di violenza psicologica” si legge nel comunicato stampa diffuso oggi dalla campagna, che rivendica nuove misure (anche penali) per tutelare le cittadine da questi atteggiamenti.
“Questo tipo di violenza è spesso sottile e invisibile dall’esterno”, si sottolinea ancora nella nota.
La campagna è stata coordinata da Frieda, ONG femminista per la pace con sede a Berna.
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Il Quotidiano 07.12.2023, 19:00