A Zurigo ora c’è anche lo psichiatra cantonale

Durante la pandemia, pochi cantoni si sono mobilitati quanto Zurigo per rafforzare i servizi di psichiatria infantile e adolescenziale. Un’offerta che viene ora ulteriormente potenziata, come chiedeva un’iniziativa dei giovani dell’Alleanza del Centro approvata lo scorso autunno all’unanimità dal Gran Consiglio. Non è stata quindi necessaria una votazione popolare, e adesso il governo ha presentato il progetto per la sua applicazione.

Tra le proposte: misure per migliorare l’offerta delle terapie ambulatoriali, perché anche a Zurigo bimbi e giovani devono aspettare a lungo prima di poter fissare un appuntamento da uno psichiatra o da uno psicologo. Sono inoltre previste più risorse per la formazione di terapeuti specializzati. Inoltre, il canton Zurigo d’ora in poi avrà anche una psichiatra cantonale.

È da sei anni che Nadja Weir coordina il settore delle cure psichiatriche per il Dipartimento della Sanità, ha spiegato ai microfoni della RSI. La sua attività quindi non cambia. Con la figura della psichiatra cantonale, cambia invece la sua funzione. Il Consiglio di Stato, sottolinea la dottoressa, vuole lanciare un segnale alla popolazione per far capire quanto sia importante la salute mentale.

Se ne è parlato molto durante la pandemia, ricorda Weir, ma le malattie psichiche sono ancora oggi spesso un tabù. “Si parla apertamente del cancro, ma non di depressione o di schizofrenia. È necessario darsi da fare per de stigmatizzare queste patologie”, conclude la psichiatra cantonale zurighese, una carica finora sconosciuta a livello nazionale.