“È sempre facile guardare indietro e puntare il dito; è stato un accumularsi di molte situazioni nel corso degli anni”. Sono le parole di Axel Lehmann, ceo di Credit Suisse (CS), che, interpellato domenica sera durante la conferenza stampa, ha cercato di spiegare i motivi della caduta di quello che fu il secondo istituto bancario svizzero. Sono “situazioni che a un certo punto si materializzano e improvvisamente il vaso trabocca”, ha aggiunto.
E ora tra i vari aspetti che questa situazione comporta, c'è anche quello relativo al destino di moltissimi lavoratori.
Secondo Natalia Ferrara, co-direttrice Associazione Svizzera impiegati di banca (ASIB), le conseguenze potrebbero portare far perdere fino a 50'000 impieghi in Svizzera. L’impatto dell’acquisizione di CS da parte di UBS potrebbe avere “un effetto fino a cinque volte tanto”, ha spiegato lunedì ai microfoni di Modem. Il dato, discusso in seno all’Associazione con il confronto di professionisti e ponderato attraverso diverse analisi, suggerisce un effetto moltiplicatore: “Se si perdono 10'000 posti di lavoro in queste due banche, si possono perdere fino a 50'000 posti nell’intera economia. Significa avere tantissime persone che cercano lavoro sul mercato", spiega Ferrara, insistendo sulla necessità di creare una task force apposita per poter fronteggiare adeguatamente una situazione che sembra poter avere conseguenze molto più estese rispetto quelle paventate fin ora.
"È necessaria una task force per affrontare questa situazione eccezionale con dei mezzi straordinari", ha dichiarato, "quello che noi conosciamo come procedura di consultazione, un piano sociale, non è abbastanza: sta succedendo qualcosa di epocale”.
Durante la notte già molte persone si sono rivolte all'associazione: "Sono arrivate delle comunicazioni che rassicurano sul pagamento del pagamento del salario, dei bonus ", tuttavia le reazioni lasciano trasparire "una grandissima frustrazione, per non dire, una forte rabbia perché negli ultimi mesi, negli ultimi giorni, nelle ore il personale ha lavorato notte e giorno per cercare di mantenere la fiducia".
"Malgrado tutto le banche funzionano"
Malgrado dubbi e incertezze, questa mattina le banche hanno continuato a operare. "Le operazioni bancarie funzionano e questo è importante" ha confermato Luca Albertoni, direttore della Camera di Commercio del Canton Ticino, sottolineando come l'operatività odierna non sia scontata. "Il rischio era che ci fosse un blocco totale dei flussi, come i versamenti, i salari".
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